Mi piace la pioggia la nebbia il vento il giorno la notte freddo e gelo d'inverno l'arsa calura d'agosto il silenzio della neve le vacche magre e grasse chi nasce chi muore gioisco a primavera amo l'autunno la fine dell'anno l'anno che nasce fiori e spine lungo il cammino tutto mi rende più viva la vita che passa camminare non stanca né numeri né date nella mia mente tutta visiva muoiono i giorni l'immagini restano a ricordarmi i ricordi camminare non stanca Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 30-31. |
Settembre, pieno di sole, io vivo dall'allegro vendemmiatore dimenticato dalle foglie parato vivo grappolo fra verdi-gialli-ramati pampini. Al mattino sento le foglie bagnate dalle fresche guazzate. Dai ciurlatori non visto, parato, protetto come un clandestino, più volte ricercato, dalle foglie nascosto vivo. Ancora possa restare, nella vigna solitaria al sole, al freddo e la pioggia d'inverno, nel silenzio, nell'aria. Compagno mi sia il sole di giorno, le stelle nelle notti lunghe senza sogni io vivo abbandonato, dimenticato, alla vecchia vite attaccato. I pampini invecchiati cadranno cadranno, sarò scoperto e mai trovato i miei marci chicchi col vento e la pioggia cadranno sulla terra per concime al nuovo grappolo dorato dal ciurlatore non trovato. Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 54-55. |
Arida e muta è la terra l'erbe risecchite si piegano stridendo al passare dell'afoso vento del sud. Il sole sembra senza tramonto le preghiere delle donne nessuno le ascolta il prete ha acceso i ceri alla Madonna sull'altare fatto di pietra scolpito sta il grande Cristo di fico scolpito da un rozzo artigiano con l'ascia. Gli uomini ora stanchi di pregare bestemmiano Dio perché la pioggia sull'aridosa campagna non cade. I vecchi stanchi cercano l'ombra cani e gatti si sdraiano per terra e stanno lì come fossero morti. Pregano di giorno e di notte la Madonna e San Martino le donne e la pioggia dal cielo infocato non cade. Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 68-69. |
Volti pallidi assonnati stanchi occhi umidi compassionevoli sguardi parole sommesse confuse preghiere passi lenti fioche parole umide lacrime nausea mortale. Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 74-75. |
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Il cane legato alla colonna si fece lupo e il suo lungo foriero lamento lacerò la notte. Pregavano attorno al letto le donne, la bestia ululava più lento più forte. All'alba fredda s'accucciò e tacque. Col pollice il prete sulla fronte del vecchio fece una croce. Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 124-125. |
I cavalli cavalcano i cavalli tu solitaria bionda centaura sull'onde verdi del vento rapite dall'acque del fiume sulla spiaggia assolata galoppi ardi quando la ricamata onda le tue agili zampe lambisce la tua ombra danza sulla sabbia danzando s'allunga s'annulla al tramonto se le mille colorate conchiglie del mare ti portano suoni parole fermati ascolta Da: Quinto Martini, Poesie a colori, a cura di Sauro Albisani e Teresa Bigazzi. Edizioni Le Lettere, Firenze, 2002, pp. 130-131. |